I FANTASMI DELLE SETTE CHIESETTE

Non avete capito nulla di Monselice se pensate che della leggenda di Jacopino e Giuditta ci sia una sola versione. Un'altra leggenda vorrebbe infatti che il' fantasma di Giuditta si trovi non nei pressi del castello, bensì nell 'ultima delle sette chiesette di Monselice: la chiesa di San Giorgio. La via delle Sette Chiesette di Monselice è un percorso votivo composto da sei piccole cappelle, riproduzioni di basiliche romane, che termina con la piccola chiesa nota col nome di'l'santuario dei Santi". Qui sono infatti contenuti i corpi di ben ventisette santi provenienti da catacombe romane. Uno di questi apparteneva a san Valentino, proprio quel Valentino: infatti ogni 14 febbraio nella chiesetta si benedicono delle piccole chiavi d'oro che gli innamorati che giungono fin quassù per consacrare la loro unione si scambiano in segno di amore eterno. Queste chiavi, legate con una catenina al collo dei neonati, li proteggerebbero dall'epilessia.

Ma Giuditta, anche qui, non sarebbe sola. A cavallo fra l'Ottocento e il Novecento una tale Mariangela era perdutamente innamorata di un giovane che non solo non la ricambiava, ma era addirittura fidanzato con un'altra donna. Così questa saliva ogni giorno alla chiesetta di San. Giorgio per lasciare un giglio bianco sulla soglia del santuario, chiedendo l'aiuto di san Valentino. Venne poi il giorno del matrimonio fra l'amato e la sua promessa, e di cenni da parte del santo ancora nulla. Mariangela, disperata, salì fino alle Sette Chiesette ma questa volta per porre fine alla sua vita. Non è chiaro come decise di suicidarsi: forse si gettò dalla montagna, forse si avvelenò bevendo qualche infuso di erbe velenose, o forse si impiccò ai rami di un albero. Fatto sta che Mariangela si uccise e ancora oggi la sua presenza è percepibile nei dintorni della settima chiesetta, perennemente avvolta dalla nebbia e da cui provengono lamenti e urla di dolore udibili per tutta Monselice.

Un consiglio: se siete venuti fin qui ma non c'è l'ombra di un fantasma, sfruttate l'occasione per prendervi una bella indulgenza plenaria, pregando davanti a ognuna delle chiesette, ché non si sa mai.



   

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tratto da "Misteri e storie insolite di Padova" -Newton Comption editori